Antonio Ciavolino
- 03/10/2014 22:56:00
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Abbandonato alla grazia che non lascio cadere, per la lingua inventata a tenere segreta la luce. Adesso vola, Amina, in alto, piu in alto possibile e canta con lente parole, ghirlande e profumi, in preghiera nell’accenno della sera lieve e con le tue parole, per la vita e per la morte, gioca una forza antica, dove vanno a finire gli eventi, i gesti, gli amori finanche, per battiti segreti, come lucciole alla nebbia. Ricordi, gia, i ricordi di cavezze, finimenti, morsi per piccole bufere otto buchi d’alberi .. 36 vedute del Fuji e selvatico aramen-sott’acqua. Chi sapeva che senso aveva un’altra vita nella vita della tua felicità? con il cuore, vogheremo, hai scritto e tra le mani una corda di perle fitta di nodi a scorrere il tempo, ritornando dal mare colmi, come codesto testo, di memorie, sensazioni, emozioni, nella sensibilita adulta di un fatato giorno bambino. Complimenti. Piaciuto brano. Un bacio
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